Dalle popolazioni etrusche e romane, che abitarono questi luoghi in epoche arcaiche, alle dominazioni della Repubblica di Siena e del Gran Ducato di Firenze in età medievale, passando dagli annali che annoverano queste terre come dimore dei Cavalieri Templari, per arrivare fino ad oggi seguendo un unico filo conduttore: la passione e il legame tra uomo e la terra che ha visto e vede le valli, intorno al villaggio di Rapale, della Valle d’Ambra come luoghi simbolo del vivere in questa parte di Toscana.
Nel 2012 un gruppo di investitori europei decidono di acquisire la tenuta , con l’obiettivo di scrivere un nuovo capitolo nella storia di questa terra, che, nel dopoguerra aveva vissuto fasi storiche di spopolamento delle campagne e abbandono delle colture tradizionali a causa dell’attrazione che esercitavano le aree limitrofe più urbanizzate. Il progetto d’impresa, dedicato alla tenuta Mansalto, nasce dall’interessamento di vignerons dalla fama internazionale come Stèphane Derenoncourt e Andrea Paoletti che hanno trovato in questo angolo di Toscana il luogo ideale dove sviluppare una nuova filosofia produttiva dedicata al Chianti, nel tentativo più che riuscito di produrre vini moderni, in un terroir ed un microclima unici.
Dal 2013 stiamo impiantando nuovi vigneti che vedono crescere, accanto alla tradizionale tipologia di uvaggi Sangiovese, le varietà nobili di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot che ancora oggi, attraverso i vigneti coltivati nelle colline e le piccole valli, fanno da cornice ai borghi e alle case coloniche della tenuta di Mansalto, mantenendo in vita la grande natura di un luogo vocato alla produzione enologica d’eccellenza e all’ospitalità.